Oltre all’azione di depurazione e potabilizzazione delle acque in paesi con temperature che favoriscono il proliferare di batteri, anche nel nostro paese, sono svariate le problematiche che possono trovare soluzione con l’impiego dell’ozono che è l’ossidante più potente in grado di distruggere alghe, batteri, inattivare i virus oltre ad ossidare molti contaminanti microbiologici, organici e inorganici (metalli, carbonio, zolfo, azoto, ecc.), altrimenti molto resistenti alla decomposizione.


L’acqua del rubinetto che beviamo e con la quale cuciniamo, prepariamo il ghiaccio o laviamo i denti, o della vasca da bagno, della doccia, della piscina o dell’idro nella quale ci immergiamo non sempre risulta benefica in quanto non sempre chimicamente pura. E così l’acqua in alcuni casi è veicolo di trasmissioni virali e batteriche, tipo Legionella, Streptococco, Colibatteri, ecc.. Ogni anno sono circa un migliaio gli italiani colpiti da Legionella, il cui batterio che prolifera nell’acqua specie se calda, contamina per scarsa igiene, saune, vasche, impianti di hotel, palestre.


L’ozono è una soluzione a questo problema e, grazie al suo alto potere antivirale, antibatterico e antimicotico, può essere impiegato per trattare e arricchire le acque civili ad uso privato e pubblico, quindi abitazioni private, ma anche strutture pubbliche e ospedaliere. L’attività germicida dell’ozono si fonda sulla sua elevata capacità di ossidante diretto e così muffe, batteri, lieviti, ecc. vengono inattivati. Non esiste specie microbica, anche se produce spore o cisti, che resista all’ozono, la cui azione germicida è rapida, completa e senza residui secondari apprezzabili.

DEPURAZIONE SCARICHI INDUSTRIALI

 

Anche lo smaltimento delle acque reflue dell’industria manifatturiera, sia del processo produttivo (raffreddamento, lavaggio, recupero) che di fine processo rappresentano un momento fondamentale e critico per la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo. Lo smaltimento di queste acque in pozzi profondi oltre 300 metri e opportunamente isolati dalle falde d’acqua dolce risulta essere una pratica ambientalmente accettabile. Ma oggigiorno con il crescente numero di industrie che producono sostanze tossiche in grado di contribuire al degrado delle acque sotterranee e la contestuale saturazione dei pozzi contenitivi, diventa indispensabile proteggerci da residui tossici quali ferro, manganese, solfuro, cianuro, nitriti, Pfas.


Il trattamento dei reflui industriali con l’ozono in Europa ha iniziato a svilupparsi con l’inizio del nuovo secolo, ad oggi ci sono oltre 1500 impianti di ozonizzazione che permettono lo smaltimento con i vantaggi dell’ozono quali l’assenza di prodotti secondari, nessuna variazione di ph del refluo, la possibilità di riutilizzo dell’acqua in virtù della completa rimozione delle sostanze inquinanti e un miglioramento delle proprietà organolettiche dell’acqua in quanto con l’ozonizzazione si apporta ossigeno.


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