A cosa può portare la fibromialgia?
Patologia complessa, multifattoriale che colpisce l’apparato muscolo-scheletrico principalmente delle donne (90%) in età adulta (40-60 anni) e caratterizzata da dolori muscolari cronici diffusi associati a profondo affaticamento, rigidità, problemi di insonnia, di memoria e alterazioni dell’umore. Può comparire in modo graduale e aggravarsi con il passare del tempo, oppure può comparire dopo un evento scatenante come un trauma fisico e/o psicologico o un’infezione. Le cause esatte della fibromialgia sono sconosciute. Gli esperti ritengono che sia un insieme di fattori a portare alla comparsa dei suoi sintomi, inclusi fattori genetici, infettivi, ormonali, traumi fisici e psicologici. La Sindrome da Fatica Cronica (CFS) spesso è in sovrapposizione con la fibromialgia. Si tratta di una patologia ad eziologia ignota, caratterizzata da fatica cronica inspiegabile e debilitante, una vera e propria profonda spossatezza, che dura per più mesi e che si manifesta anche dopo piccoli sforzi e dà febbricola cronica e ricorrente, dolori alle linfoghiandole laterocervicali ed ascellari, dolori muscolari ed articolari diffusi, faringite e sintomi neuro-psicologici quali disturbi del sonno, difficoltà della concentrazione, perdita della memoria e depressione reattiva. È stato stimato che il 20-70% dei pazienti con fibromialgia soddisfa anche i criteri per la CFS e, viceversa, il 35-70% dei pazienti con CFS presenta anche una fibromialgia concomitante.