Long Covid: “Dottore, dopo il virus non mi sento più la stessa persona”
Marzo 15, 2023Ozono terapia, al Fbf-Gemelli isola al via importante progetto ricerca clinica
Maggio 15, 2023[vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”3399″ img_size=”large”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]
Ossigeno ozonoterapia e fragilità cognitiva in primo piano al 95° Congresso Annuale della SIBS
Si è tenuto dal 12 al 15 Aprile 2023 il 95° congresso annuale SIBS, Società Italiana di Biologia Sperimentale, nella splendida città di Trieste e che ha visto un gran numero di partecipanti.
L’evento è stato suddiviso in diverse sessioni concernenti l’ambiente, l’antropologia, la biologia degli ambienti acquatici e nello spazio, l’oncologia sperimentale, lo stress cellulare e altre, ognuna dedicata ad un particolare argomento e ha visto il coinvolgimento di personalità rinomate della scienza nazionale e internazionale.
L’intervento del Dott. Antonio Carlo Galoforo, che si è tenuto il secondo giorno di congresso sulla tematica “Ossigeno ozono terapia e fragilità cognitiva: un approccio non farmacologico per risolvere potenzialmente disfunzioni immunitarie e infiammatorie”, ha riscosso enorme successo e ha permesso di mettere a fuoco un importante aspetto riguardo la possibilità di utilizzare questa metodologia per contrastare l’avvento di malattie.
In particolare, il Dott. Galoforo ha spiegato come l’invecchiamento della popolazione aumenterà il numero di persone affette da disturbi neurodegenerativi come la demenza e l’Alzheimer.
Per questo motivo, identificare le persone con fragilità cognitiva (CF) è fondamentale per intervenire e prevenire il rischio di sviluppare patologie neuro degenerative.
Per questo motivo, identificare le persone con fragilità cognitiva (CF) è fondamentale per intervenire e prevenire il rischio di sviluppare patologie neuro degenerative.
L’intervento si è concluso con l’analisi dei risultati della ricerca condotta presso l’IRCCS Istituto Centro San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli (Brescia) che, seppur preliminari, hanno dato un buon riscontro per il trattamento delle fragilità cognitive e di altre malattie neurodegenerative.
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][/vc_column][/vc_row]